Dal Medioevo irrompe nel XX secolo il profetico «Canto della Sibilla»
A queste arcane e affascinanti musiche (da poco decretate "Patrimonio immateriale dell'umanità" dall'Unesco), il musicista spagnolo Jordi Savall, il soprano Montserrat Figueras e la Cappella Reial de Catalunya hanno dedicato ben tre dischi; il primo, registrato nel 1988 e ora ripubblicato dall'etichetta Alia Vox (distribuita da Jupiter) in versione Surround su supporto Super Audio Compact Disc " compatibile anche con i lettori cd tradizionali " è dedicato alle versioni più antiche: la Sibilla Latina (X-XI sec., canto monodico che contiene appunto la profezia del "Judicii signum"), la Sibilla Provenzale (XIII sec., con l'inserimento di sezioni in falso bordone nei ritornelli) e la Sibilla Catalana (XIV-XV sec., una sorta di dramma sacro con accompagnamento strumentale che presenta anche armonizzazioni di carattere polifonico nelle parti corali).
Tre diversi adattamenti di un unico grande soggetto, che Montserrat Figueras affronta come se fosse su un palco a recitare, offrendo una magistrale prova di intensità interpretativa e una profonda capacità d'immedesimazione: perché lei è la Sibilla, l'artista che più di ogni altra è in grado di scandagliare nel profondo il portato drammatico e trascendentale di questo canto e la vertigine apocalittica delle profezie pronunciate da questa misteriosa figura; eco degli antichi oracoli, influente mediatrice con l'elemento divino o ancora responso ultimo delle domande esistenziali dell'uomo.