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Da Reggio Calabria a Torino la voglia di un impegno nuovo

sabato 16 novembre 2013
​«Winter School – L’arte della politica».  Questo il nome di un corso che risponde all’esigenza di formazione di tutti coloro che desiderano comprendere la società di oggi e analizzare ciò che ha contribuito a formarla negli anni. È una scuola di approfondimento politico priva di ideologia, ma basata sul confronto con i protagonisti del nostro tempo, personaggi del mondo accademico, della società civile, delle istituzioni, dell’economia. Con queste parole si presenta un gruppo di giovani della città di Torino con un folto programma di studi e di interessi. L’arte della politica ha per loro il significato di conoscere e apprendere cosa può essere la migliore via politica per realizzare il bene comune. L’intento è quello di sviluppare una coscienza pubblica secondo criteri di giustizia, equità, solidarietà, sussidiarietà in un momento in cui, specie nel mondo giovane, si sente il bisogno di apprendere come muoversi in un contesto così fragile quale è la politica di oggi. Il progetto di questo centro è di offrire allo studente la possibilità di sviluppare una capacità di approfondimento dei problemi che compongono la realtà sociale del nostro tempo. Di preparare quindi i partecipanti a confrontarsi sui temi dell’attualità, dell’economia, del diritto, della storia, della filosofia e della comunicazione. In particolare, il lavoro si svolge in tre fine settimana all’anno; partecipano non solo studenti dell’università, ma anche giovani provenienti dal volontariato, dall’imprenditoria, dall’amministrazione pubblica e privata. Molto bello il titolo del programma della sesta edizione: “Il respiro di una società libera”. Questa iniziativa potrebbe essere un esempio e un aiuto per gruppi di studenti di altre città a formare così una rete di interessi all’arte della politica come conoscenza seria per un mondo che oggi non sa più dare una visione positiva di sé. E voglio qui ricordare anche un’altra iniziativa, altrettanto interessante, che porta il nome di “Liberi di stare insieme” e che è appena incominciata a Reggio Calabria. Altro mondo, altre difficoltà, ma certo uguale interesse di conoscere il passato e di progettare un futuro migliore. Anche questo gruppo «intende cooperare lealmente al servizio dei più alti ideali di giustizia e di bene comune e si propone di preparare una nuova leva di cittadini a una politica che sia la più alta forma di carità». A Torino, uscendo dalla scuola, i ragazzi trovano sulle strade un tappeto di foglie d’autunno, a Reggio Calabria altri giovani godono ancora il sole sulla spiaggia: ma uniti gli uni agli altri dal desiderio e dalla volontà di una realtà nuova.