L'ultimo gazpacho succulento e fresco l"ho assaggiato in Val d"Aosta, esattamente all"Hotel Colonne. Era un"estate torrida, una di quelle che non ti fanno venir voglia di mangiare e non c"era nulla di più attraente che questa zuppa fresca, nata in Andalusia e poi diffusa in tutta la Spagna. In origine era una zuppa contadina rinfrescante, oggi è diventato un piatto estivo di rara raffinatezza, dove il freddo della zuppa trova una sorta di contrasto in bocca con la croccantezza del pane abbrustolito che la guarnisce. Inutile discutere sulla ricetta originale, quando si è in presenza di una zuppa contadina che nasce appunto dalla necessità e dall"ingegno. Meglio ingegnarsi direttamente e introdurre le proprie versioni, salvando l"aspetto principale ossia la sua connotazione di freschezza.Giovanna Ruo Berchera, maestra di cucina e autrice di «Avanzi d"Autore» (edizioni Comunica), interpreta così il gazpacho: «Frullate 100 g di pane raffermo messo a bagno nell"acqua per mezz"ora, che avrete ben strizzato, con le verdure (un kg di pomodori maturi, sbucciati e privati dei semi, 1/2 cetriolo sbucciato, uno spicchio di aglio e 1/2 peperone verde) infine 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, un cucchiaino di aceto di vino rosso, sale ed un po" d"acqua fino a ottenere una crema non tanto densa. Versate il gazpacho in una zuppiera e lasciate raffreddare in frigorifero per almeno un"ora. A questo punto andrà servito accompagnato da pomodoro a dadini, peperone in piccoli pezzi, cipolla tritata fine fine e uovo duro che potrete aggiungere a vostro gusto».Nella riebolazione della Ruo Berchera sono previste anche mele verdi (Granny Smith): tagliale a cubetti e irrorale con il succo di 1/2 limone, 2 carote medie, 2 cucchiai di aceto di mele e dieci gocce di tabasco. Una volta salato e frullato il tutto versare sette cucchiai di olio e frullare nuovamente in modo da emulsionare bene. In Spagna, per renderlo più freddo, aggiungono anche del ghiaccio, dipende dalla temperatura esterna. Il vino consigliato è un riesling bianco.