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DA MAYERLING A SARAJEVOMax Ophuls e l'ipocrisia di un'Europa al tramonto

Autori Vari venerdì 7 luglio 2017
Quando lo zio, l'arciduca Rodolfo d'Asburgo si suicida a Mayerling nel 1889, l'erede al trono Francesco Ferdinando si fa notare per le sue idee progressiste che lo spingono anche a sposare la contessa Sophie Chotek von Chotkowa, di ceto inferiore ed estranea a tutte le famiglie regnanti europee. Torna sul grande schermo un film di Max Ophuls che nel 1940 punta il dito contro l'ipocrisia degli uomini costretti a indossare una maschera per nascondere idee, sentimenti e aspirazioni e contro i giochi di potere dell'epoca, raccontando anche la toccante vicenda personale delle vittime dell'attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914. Un film antimilitarista che rievocava per la prima volta l'inizio della Grande Guerra tra contraddizioni e tensioni tutt'altro che anacronistiche. Le riprese della pellicola subirono anche un'interruzione a causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale.(A. De Lu.)