Da due blog e da cinque donne nasce un instant book da brividi
E in effetti un po' di brividi scorrono lungo la schiena man mano che si sfogliano queste cento pagine: in parte vicende di Santi «edificanti e terrificanti al tempo stesso», per il modo in cui il soprannaturale ha intersecato le loro vite, e in parte ricerche che esplorano «tutti i legami tra il macabro e il cattolicesimo».
Il libro è godibile anche per il linguaggio con il quale è scritto: usando sapientemente la chiave dell'humour, le autrici non indugiano nella ricerca dell'effetto-horror, ma neppure si distaccano scetticamente da quello che raccontano, riconoscendone l'importante funzione sociale e culturale.
Nell'introduzione, illustrano infatti il loro lavoro in rapporto al silenzio sulla morte e sul male che caratterizza il nostro tempo, e alla paura che sta alla sua origine, spiegando che quelle che raccontano sono, a ben vedere, «storie di chi quella paura l'ha guardata in faccia, ma con la luce nel cuore. A leggerle per un attimo danno un brivido di terrore perché tutte reali e non leggende. Episodi dalle agiografie, tradizioni o fenomeni di costume incomprensibili oggi, ma fatti con devozione e con una riverenza che trattava la morte come qualcosa di molto serio, ma mai come l'ultima parola».