Cure termali, i nuovi criteri per gli assistiti di Inps e Inail
In ossequio alle nuove regole, le cure termali (fanghi, acque) possono essere concesse soltanto se apportano un «reale beneficio». Nel linguaggio della previdenza, il reale beneficio si realizza quando la cura consente di differire una pensione di invalidità o di inabilità all'assistito oppure di superare uno stato di invalidità attraverso un percorso di riabilitazione. Di conseguenza, diventa determinante – precisa l'Inps – l'età del richiedente. La vicinanza di un pensionamento per vecchiaia o per anzianità supera infatti la finalità delle cure. Tuttavia l'esclusione anagrafica (va verificata in anni, mesi?) è messa in discussione (e diventa incerta per lo stesso Istituto) dagli attuali canali di pensionamento flessibile con il possesso di un'età dell'interessato non verificabile a priori.
Cicli di cure. Il Servizio sanitario nazionale garantisce un solo ciclo di cure all'anno. In via eccezionale, un secondo ciclo nello stesso anno può essere concesso agli invalidi di guerra o per servizio e agli invalidi civili, in ragione della rispettiva patologia.
Da quest'anno cambia il limite dell'Inps di concessione delle cure e vengono abolite le deroghe ammesse in passato. Secondo i nuovi criteri, le cure termali Inps possono essere rinnovate per un ciclo di tre anni. Dopo il terzo anno, possono essere autorizzati ancora uno o due cicli ulteriori soltanto se sia oggettivamente documentato l'effettivo beneficio dei precedenti trattamenti.
Nuove domande. Ulteriore novità riguarda le domande respinte: non è più ammessa la richiesta di riesame sanitario. Le nuove domande di cure, da accogliere oppure da respingere secondo il parere del medico della sede Inps, devono essere convalidate, in via definitiva, dal Coordinamento medico centrale dell'Istituto.
Stagionali. Nel pieno della stagione termale, accompagnata quest'anno da un prolungato bel tempo, l'Inps aggiorna l'indennità di disoccupazione (detta Naspi) per i lavoratori stagionali che hanno operato nel corso del 2016 presso gli oltre 300 stabilimenti termali sparsi lungo la Penisola. In base a recenti e più favorevoli indicazioni ministeriali, l'Istituto provvederà a ricalcolare l'indennità già richiesta o spettante agli interessati.