I “crociati” non ci sono più: è bene. Ma ci sono ancora tanti “scrociati” diversi tra loro, ma con unico scopo: cancellare, screditare, deridere tutto ciò che sa della Croce autentica e originale. Domenica (“Corsera” 24/4, “La Lettura”, p. 7: “La fine dell'assoluto”) leggi una tirata totale contro ogni ipotesi, non dico tesi, ma anche pura ipotesi comunque religiosa. Edoardo Boncinelli scrive che «Darwin caccia a pedate l'idea di scopo dalla storia della vita». A pedate! Nessuno scopo, nessun fine, nessun “creatore”: una pagina intera! Che fai? Sorridi e vai avanti, ma sempre lì (p. 27) te lo ritrovi, il Boncinelli, 17.mo in una classifica di libri detti “Saggi”, con questo titolo: “Contro il sacro”. Una “scrociata” tutta sua, ma chiara. Sotto copertura invece altra “scrociata”, sempre domenica, sull'imperdibile “Domenicale” del “Sole24Ore” (p. 33). Con titolo “Crestòs il buono” Giorgio Dell'Arti riempie una colonna di “citazioni” (?) anonime e pesantemente ironiche su Gesù, su san Giuseppe, su Maria e ovviamente sulla fede dei “credenti”, così stupidi da prendere sul serio certe facezie. È libertà, ovviamente, ma quanto credibile? A chi scrive torna in mente il fatto che nel volume “Catalogo dei viventi” (ed. Marsilio, 2009, p. 836) di cui Dell'Arti è autore, leggo che un certo «Gennari Gianni, teologo, vaticanista, polemista su “Avvenire” e attento studioso», è «favorevole al celibato dei preti». Messa così pare incredibile. Con tutto il rispetto l'impressione è che nel caso le ironie lette sopra, pur sempre libere, non mostrino grande serietà di documentazione, ma grande leggerezza disimpegnata da tutto, anche dalla seria ricerca e documentazione, a favore di un pizzico di veleno che non è buon segno. Quel “Crestòs il buono” forse vale qualcosa di più, e le certezze di Boncinelli qualcosa di meno.