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Cristoforo Magallanes Jara. Assieme ai compagni martire della pace

Matteo Liut sabato 21 maggio 2022
Chi decide di costruire la pace senza imbracciare la armi sa che dovrà pagare con la propria vita, ma il suo sangue versato diventa fonte di speranza per un mondo alla ricerca della fratellanza. A ricordarcelo sono i Martiri messicani canonizzati nel 2000, il cui capofila fu san Cristoforo Magallanes Jara. Era nato a Totiche nel 1869 e da prete era divenuto parroco del suo paese natale. Nel suo ministero curò l'evangelizzazione degli indigeni, aprendo una missione ad Azqueltán, tra gli Huicholes, fondò diverse scuole, un ospizio per orfani e una casa di riposo per anziani. S'impegnò, inoltre, nella diffusione della devozione al Rosario e per la promozione delle vocazioni. Anche se rifiutò sempre di partecipare al "movimiento cristero", che invocava un'opposizione dura anche con le armi contro l'aspra persecuzione sancita dallo Stato messicano contro i cristani, tutti gli impegni di Magallanes Jara lo resero inviso al regime: la sua resistenza pacifica era ancora più "pericolosa". Per questo motivo fu sequestrato dall'esercito e venne fucilato il 25 maggio 1927.
Altri santi. San Paterno di Vannes, vescovo (V sec.); san Hemming di Abo, vescovo (XIV sec.).
Letture. Romano. At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21.
Ambrosiano. At 27,1-11.14-15.21-26.35-39.41-44; Sal 46 (47); 1Cor 13,1-13; Gv 13,12a.16-20.
Bizantino. At 26,1.12-20; Gv 10,1-9.