Avere il nome nel titolo, anzi il vezzeggiativo, non è da tutti. In tv tocca a pochi. Costantino della Gherardesca è uno di questi. Del resto ha un'origine nobile. È addirittura un discendente del Conte Ugolino. Il nome poi è molto più complesso di quello che usa abitualmente: Costantino della Gherardesca Verecondi Scortecci. Ma non è certo per questo che ha ottenuto di essere chiamato semplicemente “Costa”. Se lo è guadagnato sul campo con alcune buone conduzioni, in particolare con quella di Pechino express, ma anche di Boss in incognito o di Tanto vale. Il successo, però, lo ha spinto a personalizzare molto il personaggio di se stesso o più precisamente ha fatto di se stesso un personaggio, mettendo in piazza il privato, a partire dal suo essere omosessuale fino all'ammissione più o meno esplicita della sua parziale impotenza. Cosa, quest'ultima, accaduta nella puntata di mercoledì sera di Secondo Costa, che va in onda su Rai 2 a ruota dello show di Virginia Raffaele Facciamo che io ero. Nella circostanza, Della Gherardesca si è sottoposto a una visita andrologica condividendola nei dettagli con i telespettatori. Un'operazione alquanto discutibile in una serata che aveva per tema “L'amore secondo Costa” e che già aveva piazzato dei duri colpi contro la fedeltà nella vita di coppia («Non è possibile biologicamente fare l'amore con la stessa persona»). Lui, che a quarant'anni si dice ancora in cerca dell'“uomo della vita”, ci ha portato in giro, nella puntata in questione, tra moderne sensali, bordelli svizzeri, “Chat gay” e “Speed gayte”, che permettono di incontrare e conoscere decine di persone (in questo caso solo uomini) in poche ore. Alla fine, “spiato” e commentato dagli amici Giancarlo Magalli e Alessia Glaviano, Costantino si è incontrato con un palestrato gay nella cui vita la cosa più importante è la figlia (sic!). Ma al di là dell'evidente ironia e della presa in giro anche di alcune trasmissioni televisive, questa autoreferenzialità (oltre al modo di trattare certi argomenti) ci sembra davvero eccessiva, anche perché il nuovo programma di Rai 2 era partito bene, la settimana precedente, con “Costa” alle prese con immigrazione e razzismo con tanto di incontri e pranzi nei campi rom, senza rinunciare a quel sarcasmo marchio di fabbrica di Della Gherardesca.