Così muore una regina di Francia: il Requiem rinascimentale di Févin
Il direttore Denis Raisin Dadre ha inteso colmare questa lacuna riportando alla luce la bellissima Messe de Requiem scritta da Antoine de Févin (circa 1470-1511/12), cantore e compositore attivo presso la Chapelle du Roy. La scelta appare più che mai legittima dal punto di vista storico, considerata la prossimità del musicista alla vita di corte e l'alta stima tributata alle sue creazioni, ma si distingue soprattutto per la rilevanza della prospettiva artistica e spirituale: questo adattamento a cinque voci del Requiem (con due parti destinate al registro di basso) offre infatti un mirabile esempio del livello d'eccellenza acquisito dalla scuola polifonica rinascimentale di area franco-fiamminga, ma soprattutto del grado di profondità espressiva raggiunto dai suoi più illustri maestri (cd pubblicato da Zig Zag e distribuito da Jupiter).
La condotta interpretativa di Raisin Dadre e dell'ensemble Doulce Mémoire poggia le basi su un caldo e vellutato tappeto sonoro offerto da cornetti, flauti dolci e tromboni, che rivestono con una timbrica dalle sfumature brune il drappeggio delle trame vocali; il tutto sostenuto da tempi lenti e calibrati, idonei alla preghiera e alla contemplazione, imposti dall'interno dallo stesso respiro e dall'incedere solenne del canto. Perché il doloroso momento dell'estremo commiato reclama il suo tempo: non si può affrettare, ma solamente assecondare con il cuore aperto a una domanda di misericordia.