Pio da Pietrelcina. La misericordia infinita di Dio consola e guarisce le nostre ferite
È il bisogno di essere amati, accolti e rialzati ad accomunarci tutti. Una necessità dell’anima che attraversa tutta la nostra esistenza e che nel Crocifisso, ferito, morente ma poi risorto e portatore di luce, trova una fonte inesauribile di speranza. Sono i testimoni della misericordia come san Pio da Pietrelcina a ricordarcelo costantemente: nei cuori di chi si rivolgeva a lui, padre Pio, al secolo Francesco Forgione, sapeva depositare la saggezza e l’amore di Dio, toccando le persone nel profondo e portandole alla conversione. Una missione che trovò non pochi ostacoli, ma che ha fatto di san Pio uno dei santi del XX secolo più cari alla devozione popolare. Nato a Pietrelcina, in provincia e diocesi di Benevento, il 25 maggio 1887, era figlio dei contadini Grazio Forgione e Giuseppa De Nunzio. Il 22 gennaio 1903 entrò nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini al convento di Morcone, prendendo il nome di fra Pio da Pietrelcina. Il 10 agosto 1910 venne ordinato sacerdote, passando i successivi sei anni in famiglia per motivi di salute. Nel 1916 arrivò a San Giovanni Rotondo, nel convento di Santa Maria delle Grazie, dove per più di 50 anni visse il proprio ministero dedicandosi in particolare alle confessioni. Nel 1918 ricevette sul proprio corpo i segni della passione e poi accolse con pazienza le tante ispezioni disposte dalle autorità ecclesiastiche. Morì il 23 settembre 1968; beatificato nel 1999, è santo 2002.
Altri santi. Santi Zaccaria ed Elisabetta, genitori di Giovanni Battista (I sec.); san Lino, Papa e martire (I sec.).
Letture.
Romano. 1Tm 6,13-16; Sal 99; Lc 8,4-15.
Ambrosiano. Dt 12,29-13,1; Sal 96 (97); Rm 1,18-25; Mt 12,15b-28.
Bizantino. Gal 4,22-27; Lc 1,5-25.t.me/santoavvenire