Attivi, distratti, sempre di corsa di qua e di là: ieri pomeriggio alla Gmg di Cracovia papa Francesco ha indicato le caratteristiche che oggi ci rendono tutti simili a santa Marta di Betania. Al suo ricordo oggi nella liturgia spetta il ruolo di memoria, a indicare l'importanza dell'insegnamento contenuto nella testimonianza di questa donna. Con la sorella Maria (e con il fratello Lazzaro) accolse Gesù in casa sua, ma il Vangelo ce la descrive indaffarata. La sorella, invece, si ferma subito in ascolto del Signore. Il racconto solitamente viene letto come un monito a non lasciarsi assorbire dalle questioni materiali, ma ieri il Papa ha offerto anche un'altra interpretazione: l'incontro tra Marta e Gesù è l'esempio di come Dio entra nelle nostre occupazioni e preoccupazioni quotidiane, facendosi un compagno pronto a offrire parole di speranza e indicare l'essenziale. Altri santi. Santi Lazzaro e Maria di Betania (I sec.); san Lupo di Troyes, vescovo (383-479).Letture. 1Gv 4,7-16; Sal 33; Gv 11,19-27.Ambrosiano. 2Cr 10,1-4.15-19; Sal 105; Lc 11,46-54.