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Corre il treno di “Binario 2” ma Fiorello è un’altra cosa

Andrea Fagioli martedì 22 ottobre 2024
Sostituire Fiorello è praticamente impossibile. Rosario Tindaro è un artista unico, completo, versatile, un autentico mattatore, un «animale da palcoscenico» come suol dirsi, capace di qualsiasi improvvisazione, anzi: proprio nell’improvvisare dà il meglio di sé. In questo momento è senza dubbio il miglior showman che la televisione possa vantare tanto da aver vinto la scommessa di un varietà comico-satirico praticamente all’alba, Viva Rai 2. Per cui sgombriamo il campo e resistiamo alla tentazione di qualsiasi confronto con il nuovo morning show della seconda rete Rai, Binario 2, in onda da ieri tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 7.15 alle 8.15, in diretta dalla stazione ferroviaria di Roma Tiburtina, con la conduzione di Carolina Di Domenico (conduttrice televisiva e radiofonica), Andrea Perroni (conduttore, comico e attore) e Gianluca Semprini (giornalista Rai con un passato a Sky). Notevole innanzitutto lo studio, affacciato realmente sulla stazione, una «bolla sopraelevata», con una vera e propria regia a vista, l’angolo per la band, la vetrata da una parte sulla hall d’ingresso e dall’altra sui binari. Dopo di che, al netto di qualche problema tecnico, soprattutto audio, il debutto del trio (salutato da Fiorello, Fabrizio Biggio e Antonella Clerici) si può dire sia andato piuttosto bene, quantomeno ha fatto intendere dove vuole andare a parare il programma ideato dal direttore dell’Intrattenimento day time Angelo Mellone, scritto da Luca Parenti con altri sei autori e la regia di Giovanni Caccamo. L’idea è quella di proporre ancora un programma mattutino all’insegna della leggerezza puntando sull’interazione e il ritmo dei conduttori, sugli stacchi musicali, sulla «voce ufficiale della stazione Tiburtina» (tipo Gialappa’s band) e sugli ospiti in studio (vedi Lillo e Marco Marzocca nella prima puntata). Al tempo stesso vuole intercettare (con gli inviati a bordo binari) le gente comune che la mattina si mette in movimento, interpretando la stazione ferroviarie come un crocevia di vite, di esistenze che si incontrano o si allontano, di persone che partono o arrivano, turisti e pendolari. L’intento è pertanto abbastanza ambizioso. I meccanismi andranno rodati. Un po’ di confusione, anche se voluta, andrà limitata. Qualche necessario aggiustamento andrà fatto anche sui tempi dei vari interventi. Ad esempio Perroni, bravo e divertente (lo ricordiamo con piacere a Radio 2 social club), deve stare attento a non eccedere in questo suo ruolo in qualche modo di battitore libero rispetto a una più equilibrata e inquadrata Di Domenico. Mentre Semprini appare molto più a suo agio qui in un angolo (il corner delle notizie) con giornali e agenzie di stampa che non al fianco di Nunzia De Girolamo alla guida di Estate in diretta su Rai 1. Tra i tre conduttori di Binario 2 sembra esserci più sintonia. © riproduzione riservata