Mario Cavallaro trascorre le sue giornate, tutte uguali, a Milano tra il negozio di calze ereditato dal padre e un orto coltivato sul terrazzo di casa. Quando davanti alla sua bottega il senegalese Oba si mette a vendere calzini di “filo di Svezia” a prezzi stracciati, l'uomo perde la testa: decide di rapire il giovane e di riportarlo a casa sua, in Africa. Una “vacanza umanitaria”, la definisce Mario. Oba accetta la “deportazione” a patto di portare con sé anche la sorella Dalida. Antonio Albanese torna dopo sedici anni dietro la macchina da presa per raccontare il viaggio che cambierà un uomo convinto che ogni cosa e ogni persona abbiano nel mondo un posto preciso e inamovibile. Questa commedia on the road diventa dunque l'occasione per riflettere con leggerezza e ironia su un tema drammatico come l'immigrazione e l'intolleranza. (A. DeLu.)