Contro i bulli «Mabasta» in Albania
I 14 studenti leccesi fondatori del movimento italiano raccontano il loro entusiasmo: «Man mano che Mabasta prendeva sempre più notorietà sui media italiani e grazie alla visibilità che ci ha dato il prestigioso palco di Sanremo abbiamo iniziato ad immaginare che ci sarebbero stati altri giovani e altre scuole intenzionate a seguire il nostro esempio e aggregarsi al movimento, ma mai avremmo immaginato di ricevere una mail da Tirana, in Albania, scritta in un italiano perfetto in cui cinque studenti del luogo, attraverso la portavoce Giulia Dajci, ci chiedevano se fosse possibile creare una sezione "Mabasta" nel loro Paese. Ovviamente abbiamo subito accettato e inviato i nostri loghi, allo scopo di personalizzare la pagina. Siamo orgogliosi di essere arrivati così lontano e tutto questo ci sprona ad andare oltre e ad impegnarci di più». Chissà se questi "adolescenti", grazie anche all'uso sapiente e corretto delle nuove tecnologie di comunicazione (oggetto di studio nella loro scuola) arriveranno là dove gli adulti non potrebbero ambire.