Nel regno della democrazia quantistica, dei numeri e delle percentuali, un comune isolato vale tanto quanto un condominio urbano esprimendo la stessa quantità di votanti. Progetti di un generale riordino tramite accorpamenti indotti o imposti, convegni ed assemblee per illustrarli ma, sui monti, i conti non tornano: è la possibilità stessa di vivere con dignità in montagna ad essere messa in discussione e svilita.Perché i montanari si ostinano nel loro arroccamento?Non è conveniente, è dispendioso, intralcia una scientifica gestione del territorio. Scuole, ospedali, strade, istituzioni e servizi vari, necessitano di ben altra densità di popolazione per essere sostenibili, socialmente e politicamente significanti.Il nuovo che avanza è un grandioso Parco ambientalistico gestito da commissioni tecnico politiche. Per gli ostinati irriducibili si prospettano, previo corsi di rieducazione, liste di collocamento per figuranti folclorici ad uso di sagre e festival con consumo di relax e benessere. I più prestanti e coscienziosi verranno assunti come guardiani per gestire i flussi di visitatori, a salvaguardia della loro incolumità. «Non uscire dal percorso segnalato, consultare la cartellonistica, seguire le istruzioni: libertà è partecipazione».