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Consulenti, riforma alle porte

Vittorio Spinelli martedì 4 settembre 2007
Si terrà il prossimo novembre all'Hilton di Roma il congresso nazionale 2007 dei consulenti del lavoro. La professione di consulente si pone oggi al centro di un complesso triangolo previdenziale formato dalle imprese, dai lavoratori e dallo Stato. Il congresso metterà in luce questo particolare aspetto nell'ambito del Welfare delle libere professioni. E per l'occasione, il Consiglio nazionale dell'Ordine ha commissionato al Censis una ricerca sull'immagine del consulente nell'attuale scena sociale e sul suo ruolo nell'immediato futuro.
Il Consiglio dell'Ordine ha inoltre promosso una riforma della previdenza dei consulenti del lavoro, le cui linee portanti sono state delineate da una apposita commissione di studio e che saranno illustrate nel corso del convegno di novembre da Miceli, presidente dell'Enpacl, la cassa di previdenza dei 22mila consulenti liberi professionisti, dei quali 9 mila donne. Spetterà poi all'Assemblea dei delegati approvare il progetto definitivo.
L'Enpacl registra un progressivo incremento degli iscritti (fenomeno comune a tutte le casse di previdenza) tuttavia sbilanciato da un numero superiore di pensionamenti. E la pensione di vecchiaia scatta a 65 anni sia per gli uomini che per le donne. Ma a differenza di altre casse, l'Ente adotta un sistema misto per liquidare le pensioni: a fronte di un contributo soggettivo fisso ed uguale per tutti, è liquidata, dopo almeno 30 anni di versamenti, una pensione fissa (2500 euro annui). L'assegno è integrato però da una quota calcolata in relazione ai contributi integrativi versati dall'iscritto nell'arco della intera vita lavorativa. La riforma punta a correggere questa struttura, legando strettamente gli importi delle pensioni ai contributi versati. Si rende quindi necessario un incremento del contributo soggettivo e un separato aumento del contributo integrativo (oggi pari al 2% dei corrispettivi rientranti nel volume di affari ai fini IVA), già ora interamente destinato alla pensione e non agli oneri di gestione della Cassa.
La riforma prevede anche la revisione del calcolo dei supplementi, liquidati dopo tre anni dal pensionamento, e l'abolizione del rimborso dei contributi versati ma non sufficienti al minimo di pensione. I contributi non più restituiti daranno però diritto ad una pensione contributiva secondo il sistema Inps.
Contributo soggettivo. È in corso il pagamento all'Enpacl del contributo soggettivo 2007, la cui terza rata scade il prossimo 17 settembre. Il contributo è riscosso tramite bollettino Mav, spedito in questi giorni ai professionisti assicurati. Sono tenuti al versamento i consulenti non assicurati presso un'altra previdenza obbligatoria, i titolari di pensione Enpacl ancora iscritti, gli ex consulenti autorizzati al versamento di contributi volontari. Nel caso in cui il pagamento non sia effettuato entro la scadenza del giorno 17, l'Ente addebiterà le sanzioni previste dal Regolamento.