Consulenti del lavoro Occasione imperdibile
Con la sanatoria l'Enpacl si propone di mettere tutti i consulenti del lavoro, sia gli iscritti sia i cancellati, nelle condizioni di possedere una posizione contributiva regolare, in modo che possano accedere a tutte le prestazioni pensionistiche (vecchiaia, vecchiaia anticipata, inabilità, invalidità) e alle misure assistenziali previste dalla normativa interna. L'invito a una regolarità facilitata e generalizzata riguarda i versamenti dei contributi soggettivo ed integrativo, le relative sanzioni e le eventuali pendenze per spese legali. Per questo motivo vengono temporaneamente sospese le norme correnti sulle rateazioni dei debiti contributivi e sulle sanzioni per gli omessi versamenti che possono raggiungere il 100% per ogni singolo contributo.
Le irregolarità contributive intervenute negli anni tra il 1997 e il 2018 possono essere ora sanate con una sanzione massima del 15% e a scalare fino al 3% sugli anni più recenti. La sanzione complessiva, così ridotta, verrà ulteriormente diminuita del 50% se si paga in un'unica soluzione (entro 30 giorni) oppure 2/3 per chi ha già in corso un piano di rientro rateale. Il tutto può essere ancora rateizzato in 120 rate mensili (con un minimo di 100 euro) con un interesse del 2%. È condizione essenziale essere però in regola con la presentazione delle dichiarazioni annuali dei volumi d'affari ai fini Iva e del reddito professionale. Si aderisce alla sanatoria – aperta anche agli eredi e ai familiari dell'ex iscritto – con un'apposita domanda di adesione da inviare all'Enpacl entro maggio. Opportunamente l'Ente mette a disposizione degli interessati, nell'area riservata del suo sito (oppure con una comunicazione personalizzata), la situazione complessiva dei contributi finora registrata.