Ci avevano detto che era tutta colpa delle automobili. Ora invece che “il miglioramento della qualità dell’aria non dipende necessariamente dal blocco del traffico e le polveri sottili (il particolato), possono aumentare anche in presenza di “zone rosse”, come quelle scattate in seguito all’emergenza coronavirus”. Lo afferma uno studio condotto dalla Regione Lombardia e dall’Arpa, l’agenzia regionale che monitora i livelli di smog. In alcune zone il pm10 è addirittura aumentato oltre le soglie d’allarme proprio in settimane in cui il traffico veicolare si è ridotto del 75%, con punte del 90% la domenica. La spiegazione? L’Arpa sostiene che “le condizioni meteorologiche sono, in questo caso, determinanti sul particolato”, mentre l’assessore lombardo all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, aggiunge anche “la specificità del bacino padano”. Chi non ha capito cosa significhi, ha tutta la nostra solidarietà.