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Giordano di Sassonia. Con lui si è ampliata la famiglia domenicana

Matteo Liut sabato 13 febbraio 2016
Il beato Giordano di Sassonia, successore di san Domenico come maestro generale dell'Ordine dei predicatori, ci aiuta a riflettere sull'importanza di portare tra gli uomini la Parola di Dio: essa, infatti, non solo apre il cuore ma plasma la storia. Lo dimostra la vitalità dell'opera di Giordano, che attraversò l'Europa nel segno del carisma domenicano, alimentando le radici culturali e religiose dell'intero continente. Nato attorno al 1175 in Westfalia, si recò a Parigi per gli studi; qui nel 1219 incontrò san Domenico, dal quale rimase affascinato, decidendo di condividerne il carisma: vestì l'abito domenicano nel 1220 e due anni dopo venne eletto maestro generale, primo successore dello stesso Domenico. Resse l'Ordine fino alla morte, avvenuta nel 1237 nel ritorno dalla Terra Santa: durante il suo ministero aveva visto decuplicarsi la famiglia dei domenicani.Altri santi. San Benigno di Todi, martire (IV sec.); san Martiniano, eremita (IV-V sec.). Letture. Is 58,9-14; Sal 85; Lc 5,27-32. Ambrosiano. Es 30,34-38; Sal 96; 2 Cor 2,14-16a; Lc 1,5-17 / Mc 16,9-16.