Non avrà le sfumature dell’italiano, ma l’inglese ha il pregio della sintesi. E per dire “persona che si prende cura di un altro” usa una sola parola: caregiver, “datore di cura”, o meglio “di attenzione”. A oggi, la definizione di caregiver nel nostro ordinamento è nella legge 205/2017, dove se ne parla come di «persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado» che «a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé».