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COMUNQUE ALLA SOGLIA

Gennaro Matino giovedì 2 febbraio 2012
Sopra i cieli si innalza la tua magnificenza (Sal 8,2b).Le parole non sempre raccolgono la sfida, gli eventi non sempre rimangono imbrigliati nella rete delle lettere, i nomi che vestono le cose, porte per entrare, spesso restano inadeguati, incapaci di reggere al confronto del vero. Emozioni sbiadite, sponde delicatissime del cuore sfuggono ai nomi e, catturabili al solo pensiero, restano senza possibilità di essere espresse. Come racchiudere in un nome, in una parola soltanto, la forza sconfinata dell'amore così uguale, così diverso da uomo a uomo, frontiera raggiungibile con diverso passo? Come costringere nelle mura di poche lettere la passione dolente di chi vorrebbe gridare il suo dolore e raccontarlo per difendere gli amici dal suo attacco imprevisto, tale il fulmine devastante in ciel sereno? Non sempre riesci a dire ciò che per natura è detto non per necessario pudore, ma per umana pietà. Un brivido attraversa la schiena quando lacrime solcano innocente vita, quando brutale inganno spegne speranze, quando è difficile coniugare il verbo per dare senso a tanto peso. Tanti i nomi di Dio, balbettio dell'uomo dinanzi al totalmente Altro, ma nessuno potrà racchiuderne il significato. La tua magnificenza è dire senza raccontare.
Parola umana resta. Pensare alla tua grandezza, Signore, è restare comunque alla soglia, tuttavia è bello potervi sostare.