Comprimari e necessari Nessuno è «piccolo»
I comprimari sono indispensabili attori nella vita di tutti noi. Immaginatevi come sarebbe andare a fare la spesa se qualcuno non rifornisse i supermercati, o se il tecnico non vi aggiustasse il telefono. O ancora – restando in ambito teatrale – come potrebbe essere possibile realizzare uno spettacolo di qualsiasi tipo senza luci, audio, costumi, parrucche, scenografia. E nel cinema? Come sarebbe Fantozzi senza la signora Mazzamauro, o i film di Francesco Nuti senza Novello Novelli? Insomma, dopo oltre vent'anni di teatro mi trovo ad approfondire un tema a me molto caro. Come diceva bene Konstantin Stanislavskij, «non esistono piccoli ruoli ma piccoli attori». Questo vale per ogni ambito della vita. D'altra parte, chi canta più note ha meno possibilità di sbagliare. Chi canta solo una nota – o poche – si gioca tutto in pochissimo tempo. Anche se è un comprimario.
(Di Marco Voleri esce oggi per l'editore Castelvecchi il libro omonimo di questa sua rubrica: «Sintomi di felicità», 174 pagine, euro 16.50)