Commercianti, l'Inps paga a scaglioni gli indennizzi
L'opportunità è tuttora riservata ai commercianti di età compresa tra 62 anni gli uomini e 57 le donne, a condizione di aver versato almeno 5 anni di contributi nella gestione speciale Inps e di aver cessato definitivamente l'attività lavorativa. La rottamazione è finanziata da un apposito Fondo della Gestione commercianti, dal quale l'Inps preleva e liquida gli indennizzi secondo le disponibilità annuali. In caso di insufficienza le domande accolte vengono accantonate in attesa di un rifinanziamento. Così è accaduto, per cui l'Istituto di previdenza ha autorizzato gli uffici a liquidare le domande pervenute quest'anno tra il 1° marzo e il 31 agosto. Il via al pagamento vale anche per le domande ancora in coda precedentemente. In seguito, gli uffici locali riceveranno apposite istruzioni per la lavorazione delle domande presentate dal 1° settembre.
Di fatto la liquidazione degli indennizzi avviene a scaglioni, secondo la capienza delle risorse stanziate. In ogni caso, le richieste che non hanno i requisiti per essere accolte sono gestite e respinte, come da procedure e indipendentemente dalla data di presentazione della domanda. Sulle richieste eventualmente respinte dall'ente è ammesso ricorso al Comitato amministratore della gestione commercianti, che opera presso lo stesso Istituto, i cui provvedimenti sono definitivi.
L'indennizzo mensile, oggi di 524,34 euro, è pagato fino al compimento dell'età pensionabile dei 67 anni, uomini e donne, e avendo almeno 20 anni di versamenti. Il sussidio è incompatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa autonoma o dipendente. In questa eventualità viene sospeso il pagamento. Chi rottama ha anche il vantaggio di aggiungere ai propri contributi il periodo di indennizzo, che vale come contribuzione figurativa.