Dopo l'approvazione del decreto 139/2005 che porterà alla costituzione dal 2008 dell'«Albo unico dei dottori commercialisti e degli esperti contabili», i commercialisti e i ragionieri avranno la possibilità di estendere l'unificazione alle rispettive Casse previdenziali. Un provvedimento alquanto complesso che, quando attuato, dovrà tener conto delle differenti situazioni finanziarie delle due gestioni pensionistiche e delle prospettive previdenziali acquisite nelle distinte professioni. Un primo passaggio unificante è costituito dall'adozione del sistema di calcolo contributivo per la liquidazione delle pensioni. Il contributivo è stato istituito in entrambe le Casse, per la totalità degli iscritti, con effetto dal 1° gennaio 2004 e con un'aliquota di versamento stabilita a scelta del professionista, tra l'8% ed il 15% per i ragionieri e tra il 10% ed il 17% per i commercialisti. Per entrambi, i periodi contributivi fino a tutto il 2003 sono garantiti sulla pensione tramite il calcolo retributivo, generalmente più favorevole. Le pensioni saranno quindi liquidate in pro rata, a garanzia dei diritti acquisiti prima del passaggio al nuovo sistema di calcolo.
Redditi professionali. Martedì 15 novembre è il termine ultimo a disposizione dei commercialisti per comunicare alla Cassa il reddito netto professionale ed il volume di affari Iva per il 2004. La comunicazione si effettua mediante autodichiarazione sul modello A/2005 oppure utilizzando il servizio telematico Sat2005. Oltre alla dichiarazione relativa ai redditi, i commercialisti devono indicare anche l'aliquota del contributo soggettivo per il 2005 che scelgono di pagare, all'interno del ventaglio 10%-17%, e che verrà utilizzato nel calcolo della futura pensione. Nella scelta dell'aliquota va considerato che l'ammontare della pensione dipenderà dal totale dei contributi versati. Più sarà alto il "montante" contributivo, maggiore sarà l'importo della pensione, non dimenticando che l'apporto di una pensione integrativa di categoria è ancora allo studio dell'Adepp, l'associazione delle casse professionali. La contribuzione scelta ha tuttavia il vantaggio di essere totalmente deducibile in occasione della dichiarazione fiscale.
Ai fini pensionistici, il tasso annuo di capitalizzazione del montante contributivo individuale, fino al 2009, è pari alla variazione media quinquennale del Pil indicato dall'Istat, mentre dal 2010 sarà rapportato alla media quinquennale dei rendimenti degli investimenti della Cassa, con un minimo garantito pari all'1,5% in caso di media effettiva inferiore e, in caso di media superiore, con un massimo pari alla media quinquennale del Pil.
Commercialisti pensionati. La Cassa dei commercialisti ha bandito un concorso per l'assegnazione di contributi
per le spese di ospitalità in case di riposo per il periodo 1° gennaio-31 dicembre 2005. Il termine di presentazione per le domande è fissato al 30 novembre prossimo.