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Colore e un po' di retorica per l'Alpino scelto da Draghi

Umberto Folena giovedì 4 marzo 2021
Viva gli Alpini! Simpatici, efficienti, super partes. Con loro, un po' di sana retorica va messa nel conto. Così non devono stupire gli entusiasmi di alcuni alla nomina di Francesco Paolo Figliuoli a commissario. Il "Corriere della sera" squilla la tromba: «L'alpino sarà in trincea contro il virus». Il bravo Goffredo Buccini scrive già da inviato di guerra: «Di lui dicono: "Un generale boot on the ground"», con gli anfibi infangati, uno che non si crogiola in ufficio. «Ti spreme come un limone ma ti dà in cambio una forte carica di empatia, sa coltivare come pochi il rapporto personale». Lusinghiero anche Gianluca di Feo ("Repubblica"): «La concretezza degli alpini e la competenza sulla pandemia».
Alessandro Sallusti rievoca i gloriosi western di John Ford: «La festa è finita, arrivano i nostri», le giacche azzurre con la penna sul cappello. Ci sta: il "Giornale" gongola per la cacciata degli uomini del detestato governo M5s-Pd. Con «l'alpino Figliuolo (...) Draghi sta smantellando il "sistema Conte". Fuori i buffoni, dentro i generali degli Alpini. Via i chiacchieroni e i twittaroli, largo a chi lavora in silenzio e non annuncia prima di avere fatto». Ma il "Fatto quotidiano" la vede in modo opposto. Macché giacche azzurre: «Sturmtruppen. Un generale per i vaccini», con un fotomontaggio in cui tutti - Draghi Salvini Renzi e Bossi - indossano la divisa: «Draghi vira a destra». Marco Travaglio fa di più e di peggio, evocando il fantasma del caudillo Francisco Franco: «Il generalissimo si occuperà di vaccini e di tutti gli altri acquisti anti-covid».
Non nasconde la soddisfazione il "Tempo": «Draghi ci ha liberati da Arcuri», con Franco Bechis che sintetizza: «Senza mai dire nulla dunque il premier ha cancellato in tre mosse un anno di errori nella lotta alla pandemia». Ma che dire di Vittorio Feltri che su "Libero" scrive: «Figliuolo (speriamo prodigo)»? Anche no. Prodigo significa innanzitutto dissipatore, che spende e spande fuori misura. Poi, solo poi, anche generoso... Meglio alpino e basta.