Collaboratori, pensioni al vaglio
È ovvio quindi che l'accertamento degli ispettori dell'Inps, dell'Inail e del Lavoro sulla inesistenza del «progetto» porta diritto alla trasformazione in un contratto di lavoro dipendente. Mitigata tuttavia dalla possibilità di aderire alla favorevole sanatoria per il lavoro sommerso, riaperta dalla nuova legge finanziaria fino al prossimo 30 settembre.
Non è escluso però che i committenti possano realmente dimostrare la correttezza del lavoro a progetto convenuto con una delle figure elencate dal ministero, in particolare quando il rapporto di collaborazione è stato stipulato per iscritto.
Contributi maternità. Le indennità di maternità alle collaboratrici sono finanziate con un aumento dello 0,22% del contributo previdenziale, dovuto da tutti gli iscritti alla gestione co.co.co. non pensionati e non soggetti ad altra previdenza. I committenti che non si sono adeguati al provvedimento, in vigore dallo scorso mese di novembre, rientrano nei termini se effettuano il versamento integrativo entro il prossimo lunedì 18. Con questa integrazione non viene superato il contributo complessivo dovuto per il 2008, cioè il 24,72 per cento, di cui l'8,24% a carico del collaboratore.
Destinatarie dell'indennità di maternità sono le collaboratrici doc, le collaboratrici a progetto, le associate in partecipazione, le libere professioniste prive di un cassa di previdenza. Queste ultime, per ottenere l'indennità, sono tenute ad assentarsi dall'attività professionale nei due mesi che precedono il parto e nei tre successivi. Invece le Casse di previdenza dei liberi professionisti pagano l'indennità a prescindere dall'astensione dalla attività professionale.