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Colf, Inps senza eccezioni

Vittorio Spinelli martedì 1 luglio 2003
Con la prossima scadenza del 10 luglio per i contributi colf, relativi al secondo trimestre 2003, riemergono le numerose incertezze sui rapporti di lavoro con le domestiche e le badanti extracomunitarie ancora in attesa di essere regolarizzate dalle prefetture. Per ogni diversa situazione (colf regolarizzate, in attesa di regolarizzazione, clandestine ecc.) sussiste in ogni caso l'obbligo di pagare i contributi previdenziali all'Inps. Ad esempio, non sono esenti dalla contribuzione per lavoro domestico i lavori svolti da persone clandestine oppure non in base ad accordi scritti. I doveri con la previdenza sorgono, infatti, per il semplice verificarsi di una prestazione di lavoro accompagnata da un compenso. Colf regolari. Ai datori di lavoro che hanno presentato lo scorso anno la domanda di regolarizzazione di immigrati e a quelli che hanno già firmato il contratto di soggiorno in Prefettura, spetta in ogni caso provvedere alla corretta gestione del rapporto domestico ed ora alla compilazione del bollettino di versamento per le ore lavorate dalla colf o dalla badante nelle settimane comprese dal 30 marzo fino al 28 giugno. L'eventuale conclusione anticipata del rapporto di lavoro va denunciata all'Inps entro 10 giorni, pagando l'ultimo bollettino indipendentemente dalle scadenze di legge. L'Inail comunica che in caso di decesso del datore di lavoro oppure di dimissioni dell'immigrato è sufficiente una sola comunicazione (call center 803.888) relativa sia alla costituzione sia alla cessazione del rapporto domestico. Casi complicati. Si allontanano dal domicilio familiare, rifiutano la famiglia che le accoglie, lavorano anche in altre abitazioni, sono solo alcune delle grane con extracomunitarie interessate alla regolarizzazione ed ancora in attesa del permesso di soggiorno. Secondo recenti indicazioni ministeriali, è ora lecito stabilire nuovi rapporti di lavoro, cambiare famiglia, aggiungere o dedicarsi ad altre attività, purchè non sia fatto di propria iniziativa. Per qualsiasi variazione alle condizioni iniziali occorre una preventiva autorizzazione della prefettura su richiesta dei nuovi datori di lavoro. Nell'attesa, anche se non breve, tutti fermi. Sportello unico. Diverse iniziative da poco varate dal Governo e da inserire in prossimi provvedimenti di legge dovrebbero assicurare una relativa serenità su i rapporti lavorativi con gli immigrati, colf comprese. Interessante novità è lo sportello unico in tutti gli Uffici territoriali del Governo (ex prefetture) presso il quale sarà possibile svolgere, dalla a alla z, tutte le pratiche che riguardano gli extracomunitari, dalla richiesta di ingresso in Italia fino all'eventuale rimpatrio. Questo unico punto di riferimento consentirà inoltre un maggiore coordinamento tra le amministrazioni interessate al fenomeno migratorio e l'abbattimento delle lungaggini patite dalle famiglie.