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Colf, la sanatoria in scadenza

Vittorio Spinelli martedì 29 gennaio 2013
Le famiglie che hanno avuto problemi per regolarizzare la colf o la badante straniera utilizzando la recente sanatoria possono cogliere l'ultima occasione offerta dal Ministero dell'Interno. Per la chiusura definitiva della pratica il Ministero ha concesso un allungamento dei tempi, a partire dal 10 dicembre scorso e fino al prossimo 31 gennaio, ai datori di lavoro che hanno regolarmente effettuato a ottobre scorso il pagamento del ticket di 1.000 euro e che per vari motivi non hanno poi inviato la domanda di emersione. È un'operazione che va conclusa all'indirizzo internet https://nullaostalavoro.interno.it, utilizzando il proprio codice fiscale. Dal sito, i relativi dati vengono trasferiti automaticamente all'Inps che provvede a recapitare al datore di lavoro i bollettini Mav precompilati. Nel corso della sanatoria sono emersi diversi casi particolari, per i quali il ministero ha stabilito soluzioni diverse, confermando in ogni caso il beneficio della estinzione dei reati e degli altri illeciti connessi. Alcuni esempi: a) domande presentate più volte, spesso incomplete anche per motivi tecnici. Dopo aver verificato ogni possibile accostamento dei dati disponibili, l'Inps provvederà a ricondurre le diverse richieste ad un unico rapporto di lavoro. Per le pratiche rimaste in sospeso, spetta poi al datore di lavoro indicare le richieste da annullare oppure da confermare; b) il datore di lavoro ha comunicato che la colf o la badante ha lavorato da un periodo anteriore al 9 maggio 2012. Sono dovuti tutti i relativi contributi pensionistici utilizzando un mod. F24 compilato dall'Inps, ma per il quale l'ente non applica alcuna sanzione; c) tutte le parti sono convocate allo Sportello per l'immigrazione (Sui) per stipulare il contratto di soggiorno, ma si presenta solo il datore di lavoro. La pratica viene allora archiviata e il beneficio della estinzione dei reati viene attribuito solo al datore, mentre ne è escluso il lavoratore straniero con tutte le conseguenze sulla sua presenza irregolare in Italia; d) decesso sopravvenuto del datore di lavoro o del lavoratore oppure della persona assistita dalla badante: in tutte queste ipotesi una persona della famiglia deve darne comunicazione allo Sportello per l'immigrazione e all'Inps. Ai fini della sanatoria, il datore di lavoro originario può essere sostituto solo da un membro della stessa famiglia, sempre rispettando tutti i requisiti del condono. In caso di impossibilità di un familiare subentrante, viene concesso al lavoratore un permesso di soggiorno «per attesa occupazione». La mancanza di subentro deve essere comunicata telefonicamente allo 803164 gratuito dell'Inps (o allo 06.164164 per cellulari e a pagamento).Decreto flussi. Chiusa la sanatoria, un nuovo decreto flussi prevede, entro giugno, l'ingresso di circa 2.000 nuovi lavoratori dall'estero e 11.000 conversioni ad altre tipologie del permesso di soggiorno in corso.