Clownterapia, in Puglia diventa forma di cura
L'intera attività multidisciplinare assume grande significato e potrà essere esercitata da personale medico, non medico, professionale e da volontari appositamente formati a trasferire il sorriso ed il pensiero positivo a chi si trova ad affrontare un momento delicato e difficile della propria esistenza in contesti ospedalieri (non solo pediatrici), in centri per la disabilità, per la terza età, nelle carceri, nei quartieri a rischio, nelle scuole, in missioni umanitarie ed in occasioni di eventi calamitosi. Il legislatore regionale ha individuato, inoltre, la figura del "clown di corsia", riconosciuta dopo un percorso formativo a personale destinato ad analizzare i bisogni dell'utente per migliorare le condizioni fisiche e mentali. Quei nasi rossi che distribuiscono gioia riescono a dare aiuto e speranza al prossimo.