Verrà reso noto a giorni l'annuale decreto che stabilisce l'aumento dei contributi per la pensione dei ministri di culto iscritti al Fondo speciale Inps per la previdenza del clero. Con la nuova rivalutazione, l'importo annuale dovuto dai sacerdoti aumenta dell'1,6 %. In moneta, sale dal precedente valore di 1.581,72 euro (dato provvisorio per gli anni 2011 e 2012) a 1.607,44 euro. L'aggiornamento dei contributi è un'operazione periodica che impegna una complessa procedura di rilevazione, a causa della quale ogni aumento si estende ad un periodo di almeno tre anni, cioè l'anno di rilevazione più i due successivi. È per questo che il prossimo aumento attribuisce valore definitivo alla contribuzione dovuta per l'anno 2011 e vale provvisoriamente anche per il 2012 ed il 2013. L'effetto retroattivo produce l'obbligo di pagare un conguaglio sui versamenti finora effettuati dal 2011 in poi, e fino al mese che sarà indicato dall'Inps per questa operazione. Il nuovo importo di 1.607,44 euro ha quindi effetto retroattivo a partire dal 2011 ed è assunto per il 2012 e 2013 come valore provvisorio in attesa della successiva rivalutazione. Le rate bimestrali dei contributi per il 2012 e 2013 ammontano ora a 267,84 euro e a 133,92 euro in caso di frazionamento mensile.
I conguagli. L'Inps è tenuto a recuperare la differenza sulla nuova contribuzione dovuta dai sacerdoti iscritti al Fondo, anche per un solo mese relativo al 2011 o 2012. In particolare, è dovuta una differenza annuale di 25,32 euro e, complessivamente per i due anni interi, di 50,64 euro. Il recupero si limita ai singoli mesi di iscrizione qualora dal 2011 in poi sia avvenuto il pensionamento per vecchiaia o per invalidità nel Fondo clero. In questo caso sono dovuti 2,11 euro per ogni mese da recuperare. Per i sacerdoti non pensionati e che rientrano nel sistema di sostentamento del clero con diritto alla remunerazione o all'assegno di previdenza, il recupero avverrà attraverso l'Istituto centrale per il sostentamento, che provvederà direttamente a regolarizzare i conti individuali. Per i nuovi pensionati, il recupero sarà operato direttamente dall'Inp, in un'unica soluzione, sugli arretrati che accompagnano il primo pagamento della pensione. Devono invece provvedere personalmente a versare le differenze contributive i sacerdoti che non sono inseriti nel sistema di sostentamento oppure in quello di previdenza integrativa, ma solo per i mesi durante i quali non è stato loro riconosciuto, secondo le norme Cei, l'ingresso nel sistema di sostentamento o in quello integrativo. La regolarizzazione delle posizioni contributive, con le modalità indicate dall'Inps, avverrà presumibilmente entro gennaio o marzo del prossimo anno, senza interessi o sanzioni. Un eventuale ritardo nel versamento integrale dei contributi è consentito dalla legge fino a 5 anni dalla data di scadenza della regolarizzazione, con l'aggiunta degli interessi di mora.