Anni fa, durante la mia infanzia, fare un pic nic significava programmare una giornata di divertimento all"aria aperta che si intercalava con un cibo frugale, veloce e di contorno al gioco fra giovani o in famiglia. Oggi le frequenti gite che si fanno nei week-end, a scopo ambientalista (che è un bene), poi il pic nic che segue nei campi o  in montagna o al mare è diventato talmente ricco da indurre preoccupazione a noi nutrizionisti che continuiamo a suggerire regole di moderazione ed equilibrio. Concordo con Massobrio: il pic nic è diventato un pranzo completo, quasi simile a un banchetto di nozze! Troppi grassi, troppi intingoli e soprattutto troppe calorie. Si è invertito l"assunto: una giornata di giochi e movimento con poco cibo, che diventa: una giornata di grandi abbuffate con poco movimento. Si confezionano tantissimi sandwichs, di pane morbido perché già ricco di grassi,  ripieni di prosciutti, salami e insaccati vari, immersi in salsa tipo maionese. Altri ancora sono conditi con bistecche alla milanese con salse molto grasse, quasi assenti i vegetali. Le poche verdure presenti più spesso sono presentate sotto forma di insalata russa o capricciosa. Oltre a questi tramezzini, si aggiungono insaccati da affettare al momento, e poi verdure tipo caponatina, fritte e ricche d"olio. Immancabili le classiche lasagne, ricche di carne, besciamella, burro, ecc. oppure la pasta al forno, sono un vero e proprio pranzo completo, travestito da primo piatto. Come se non bastasse, seguono i secondi piatti, freddi sì ma sempre sostanziosi, come i carpioni, accompagnati da grandi quantità di pane, il tutto debitamente annaffiato da grandi bevute di vino. Per finire, tanti dolci vari, ancora una volta ricchi di grassi derivanti da panna e burro, zucchero ecc. Torniamo all"esperienza di andare in aperta campagna, a respirare aria fresca e pura e ad arricchire la propria salute col movimento e con un pranzo gradevole, gustoso, frugale e non grasso.