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Cento euro al mese per frutta e verdura: ora la carne a tavola piace meno

Andrea Zaghi domenica 18 settembre 2016
Miliardi di euro, grandi e giuste ambizioni ma anche un traguardo in più da raggiungere: quello di un'organizzazione migliore, magari più snella ma più efficace. È in questo modo che si può delineare la sintesi dello stato di salute dell'ortofrutta nazionale. Uno dei comparti più importanti per l'agroalimentare vive un periodo d'oro in fatto di esportazioni e qualità, ma deve fare i conti pur sempre con mercati competitivi e concorrenti pronti a cogliere il minimo errore. L'immagine migliore del settore è arrivata dall'edizione 2016 di Macfrut che è stata anche l'occasione perun monito lanciato dal ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. «Meno organizzazioni e più organizzazione», ha detto Martina aprendo la manifestazione e aggiungendo come si debba «lavorare sulla organizzazione, sulla qualità, sui mercati internazionali». La formula per il governo è quella che passa per la creazione di «nuove alleanze tra pubblico e privato, anche a livello europeo». In attesa di iniziative che riescano a concretizzare quanto delineato dal ministro, parlano i numeri. Che comunque non sono di poco conto. Stando ai dati diffusi dal Corriere Ortofrutticolo, l'ortofrutta è una componente fondamentale del sistema agroalimentare nazionale: vale 12 miliardi di euro in quanto a produzione lorda vendibile, pari al 25% del totale agricolo. Tutto fatto da circa 462mila imprese che coltivanoun milione di ettari. L'Italia è tra i primi al mondo con una produzione di oltre 10 milioni di tonnellate di frutta all'anno, quasi 6 milioni di tonnellate di ortaggi. Secondo Coldiretti, mai così tanta frutta e verdura italiana è arrivata sulle tavole straniere. Le venite all'estero dei primi sei mesi dell'anno hanno raggiunto la bella cifra di 2,17 miliardi di chili per un valore di 2,4 miliardi di euro. Un risultato più che importante, soprattutto tenendo conto che è stato raggiunto nonostante l'embargo totale da parte della Russia che è stata storicamente un importante mercato di sbocco. Ma anche in Italia pare che le cose vadano bene: la spesa per frutta e verdura degli italiani raggiunge i 98,55 euro al mese per famiglia, sorpassa quella per la carne ed è diventata la prima voce del bilancio alimentare familiare. Le famiglie italiane – diceancora la Coldiretti basandosi su dati di Macfrut Consumers' Trend – hanno acquistato complessivamente 3,47 miliardi di chili nei primi sei mesi 2016 con un aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ciò che occorre fare adesso, è continuare su questa strada.