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“Cento anni di notizie” La storia riletta su Rai3

Andrea Fagioli martedì 26 marzo 2024
«La Rai Radiotelevisione italiana inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive». Quante volte in questi ultimi mesi abbiamo sentito e visto questo annuncio con il quale la mattina del 3 gennaio 1954 si dava il via alle trasmissioni del Programma Nazionale. Da qui è partito anche Cento anni di notizie, in onda il sabato alle 16,30 su Rai 3, che oltre ai settant’anni della televisione celebra, appunto, il secolo della radio nata il 6 ottobre 1924. Ma Cento anni di notizie, condotto da Incoronata Boccia che lo firma insieme ad altri, non è solo un programma celebrativo, è un modo di rileggere la storia di un secolo attraverso la radio e soprattutto la televisione, oltre ad analizzare l’evoluzione di questi due mezzi di comunicazione che hanno segnato e modificato profondamente la nostra vita. Non a caso Paolo Mieli, ospite della prima puntata il 16 marzo, anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione degli uomini della scorta, spiega che «da quella mattina la televisione comincia a entrare nelle nostre case ventiquattr’ore su ventiquattro», ma anche di come sia cambiato il linguaggio del giornalismo radiotelevisivo da quel giorno a oggi. Per fare questo la conduttrice dialoga in studio con un ospite diverso per ogni puntata, accompagnata dalle immagini di telegiornali, inchieste e grandi dirette che hanno formato l’immaginario collettivo degli italiani. La seconda delle sei puntate previste, sabato scorso, è stata infatti dedicata, con Bruno Vespa in studio, ai grandi avvenimenti: dall’uomo sulla luna alla caduta del muro di Berlino, all’11 settembre. Il programma, che essendo registrato sabato non ha fatto nessuno riferimento all’attentato di Mosca, è comunque interessante, gradevole, semplice e sintetico, di appena mezz’ora, in cui come sempre succede in questi casi il ruolo principale è delegato alle preziose Teche Rai. © riproduzione riservata