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Caterina da Siena. Non accontentarsi delle piccole cose

Matteo Liut venerdì 29 aprile 2022
Se saremo ciò che siamo chiamati a essere «metteremo fuoco in tutta Italia»: il “fuoco” di cui parlava santa Caterina da Siena era quello del Vangelo, radice di un'umanità rinnovata, promessa di “cose grandi”. «Non accontentatevi delle piccole cose. Dio le vuole grandi», diceva appunto Caterina, la patrona del nostro Paese, vissuta nel XIV secolo.
Era nata nel 1347 e non aveva frequentato scuole, anche se fin da piccola aveva coltivato un'intensa vita spirituale. Rifiutò il matrimonio cui voleva destinarla la famiglia e chiese solo di poter avere una stanzetta, la sua "cella" dove viveva da terziaria domenicana (o Mantellata, per l'abito bianco e il mantello nero). Lì si ritrovavano artisti, intellettuali, religiosi (che poi si chiamarono "Caterinati") trasformando quel luogo in un "cenacolo". Con i suoi messaggi (che venivano dettati, anche se lei aveva imparato a leggere e a scrivere) raggiungeva tutti: i potenti, così come i carcerati. Fu anche ambasciatrice presso il Papa ad Avignone per conto dei fiorentini e poi fu chiamata a Roma, dove morì nel 1380.
Altri santi. San Torpete, martire (I sec.); san Severo di Napoli, vescovo (IV-V sec.).
Letture. Romano. 1Gv 1,5-2,2; Sal 102; Mt 11,25-30.
Ambrosiano. 1Gv 1,5-2,2; Sal 148; 1Cor 2,1-10a; Mt 25,1-13.
Bizantino. At 5,1-11; Gv 5,30-6,2.