Caterina da Siena. Non accontentarsi delle piccole cose
Era nata nel 1347 e non aveva frequentato scuole, anche se fin da piccola aveva coltivato un'intensa vita spirituale. Rifiutò il matrimonio cui voleva destinarla la famiglia e chiese solo di poter avere una stanzetta, la sua "cella" dove viveva da terziaria domenicana (o Mantellata, per l'abito bianco e il mantello nero). Lì si ritrovavano artisti, intellettuali, religiosi (che poi si chiamarono "Caterinati") trasformando quel luogo in un "cenacolo". Con i suoi messaggi (che venivano dettati, anche se lei aveva imparato a leggere e a scrivere) raggiungeva tutti: i potenti, così come i carcerati. Fu anche ambasciatrice presso il Papa ad Avignone per conto dei fiorentini e poi fu chiamata a Roma, dove morì nel 1380.
Altri santi. San Torpete, martire (I sec.); san Severo di Napoli, vescovo (IV-V sec.).
Letture. Romano. 1Gv 1,5-2,2; Sal 102; Mt 11,25-30.
Ambrosiano. 1Gv 1,5-2,2; Sal 148; 1Cor 2,1-10a; Mt 25,1-13.
Bizantino. At 5,1-11; Gv 5,30-6,2.