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Aquila e Priscilla. Capaci oltre che d'amore di spirito d'accoglienza

Matteo Liut venerdì 8 luglio 2016
Comunemente si pensa che sia l'amore a dare senso a una famiglia, ma i santi di oggi ci ricordano che c'è un'altra dimensione ancora più fondamentale: l'accoglienza. Fu accogliendo Paolo di Tarso, infatti, che i due coniugi giudei Aquila e Priscilla toccarono con mano la potenza della fede cristiana e fu poi accogliendo in casa loro la comunità dei credenti che i due sposi espressero la loro vocazione alla santità. Fuggiti da Roma forse per la persecuzione antigiudaica tra il 49 e il 50, Aquila e Priscilla si erano stabiliti a Corinto e qui aprirono la loro casa a Paolo accompagnandolo in seguito a Efeso. Secondo la Lettera ai Romani tornarono poi a Roma, offrendo la propria casa ai credenti, ma facendo rientro a Efeso a causa della persecuzione. Poco e niente si sa della loro morte, ma secondo alcune fonti furono martirizzati.Altri santi. Sant'Adriano III, Papa dall'884 all'885; beato Eugenio III, Papa dal 1145 al 1153.Letture. Os 14,2-10; Sal 50; Mt 10,16-23.Ambrosiano. Gdc 16,22-31; Sal 19; Lc 10, 1b-7a.