Canzone, Totò e cucina per giovani disoccupati
Si tratterà, alle ore diciannove e trenta, di una cena nella sala teatrale della parrocchia animata dai ragazzi di tutti i gruppi parrocchiali (guidati da Giuseppe Maienza e Maria Cafiero) con canzoni digiacomiane inneggianti a quell'amore oggi dimenticato e oltraggiato e con scenette comiche in cui rivivrà il genio umanissimo di Totò, a cinquant'anni esatti dalla sua scomparsa. Tutto torna, dunque, una bella manifestazione che assocerà la più splendida tradizione culturale e religiosa napoletana, i cibi prelibati d'una sera di fine aprile con l'attenzione sempre vigile a quei poveri e a quei giovani e meno giovani in attesa di un'occupazione onesta, senza la quale, a ben vedere, non c'è speranza di un avvenire più sereno.