Incontrare Cristo è possibile negli occhi e nelle storie di coloro che soffrono: Dio, che ha provato il dolore e la morte, condivide il cammino di ogni essere umano, anche e soprattutto dei malati. In questa "teologia della malattia" c'è l'origine dell'intuizione di san Camillo de Lellis, che incontrò il volto del Signore proprio nei compagni di degenza. Era nato nel 1550 a Bucchianico e aveva scelto la carriera militare, ma, rimasto orfano e dopo aver perso i propri beni al gioco si mise al servizio dei Cappuccini di Manfredonia. Si ritrovò poi all'ospedale di San Giacomo degli Incurabili di Roma per una piaga che non guariva. Qui cominciò a prendersi cura dei compagni sofferenti: fu l'inizio dell'impegno che lo portò a fondare la Compagnia dei ministri degli infermi, i Camilliani, approvati poi nel 1586. Prete nel 1584, Camillo morì nel 1614 ed è santo dal 1746.
Altri santi. Santa Toscana, vedova (1280-1343); beata Angelina da Montegiove, vedova (1377-1435).
Letture. Dt 30,10-14; Sal 18; Col 1,15-20; Lc 10,25-37.
Ambrosiano. Gen 18,1-2a.16-33; Sal 27 (28); Rm 4,16-25.