Calcio, fischio d'inizio con l'Inps
Due successivi decreti (nn. 34 e 104/2020) hanno previsto una Cassa integrazione in deroga, fino a un massimo di 9-13 settimane, in favore degli atleti con retribuzioni lorde fino a 50 mila euro, iscritti all'Inps nel Fondo Pensioni Sportivi Professionisti (uno dei pochissimi fondi in attivo dell'Inps). I dettagli della nuova prestazione sociale saranno oggetto di prossime comunicazioni dell'Istituto di previdenza. Ma già ora, sul sito Inps (servizio per "Aziende - Cig"), è disponibile per le società interessate il pannello applicativo per la presentazione delle domande di Cassa in Deroga in favore degli sportivi dipendenti assicurati al Fondo speciale. Per questa domanda è necessario inserire la matricola della società/datore di lavoro e il periodo di sospensione delle attività avvenuta nel corso della stagione sportiva 2019-2020. Altre indicazioni (es. tipo richiesta, pagamento ecc.) sono preimpostate e non modificabili.
Le analoghe richieste già presentate alle Regioni e alle Province autonome non devono essere avanzate nuovamente all'Inps. Tali domande sono considerate valide e saranno autorizzate dagli stessi Enti nei limiti delle risorse ad essi assegnate.
Al momento, per questa Cassa in deroga non è prevista l'anticipazione del 40% delle ore autorizzate.
La Federazione Italiana Gioco Calcio (così come le Federazioni per il basket, il ciclismo, il motociclismo, il golf) concorderà con l'Inps, con apposita convenzione, lo scambio dei rispettivi dati utili ad individuare la retribuzione annua entro i
50 mila euro (più diffusa di quanto si pensi) e i periodi e gli importi della Cassa in Deroga.
E' in arrivo inoltre, per la generalità dei lavoratori sportivi, il pagamento dell'indennità di 600 euro relativa al mese di giugno, dopo quella pagata a marzo, aprile e maggio. Non è richiesta una nuova domanda.