C'è un ordine buono che fa vincere la vita
Eppure, una parte di noi conosce un modo diverso di intendere le cose: malgrado ogni sforzo per liberarci dal legame con la nostra natura, continuiamo infatti ad avvertire che siamo parte di un universo che è stato creato secondo un ordine stupefacente; un universo in cui niente è casuale, e dove ogni più piccola parte è collegata alle altre con un disegno che desta meraviglia. È un universo dotato di ordine, di senso e di bene: il male si annida là dove questa armonia si interrompe dando origine alla frammentazione, alla disgregazione e alla divisione. La morte, che è il male più grande, non è in fondo altro che il prevalere del caos sull'ordine perfetto che governa il funzionamento del nostro organismo: il proliferare caotico delle cellule nei tumori, l'interruzione del ripetersi costante di sistoli e diastoli, l'eccesso o il difetto nella produzione delle sostanze
vitali, l'alterarsi dei meccanismi che garantiscono lo smaltimento delle sostanze nocive. Ciò che è buono e vitale ha sempre un ritmo; ciò che è buono e vitale ha connessioni ordinate con la realtà di cui fa parte: non si muove da solo, ma secondo una sinergia.
Quando, almeno per un momento, smettiamo di correre e di fare rumore, avvertiamo
una profonda nostalgia per l'armonia che riusciamo ancora a intravvedere: intuiamo che la nostra vita sarebbe più serena se potesse trovare il ritmo giusto, che tutto sarebbe più bello se ogni cosa fosse al suo posto; che anche noi abbiamo bisogno di quelle sinergie speciali con gli altri che chiamiamo famiglia e comunità, e che rispondono ad un proprio ordine. Sentiamo anche che ci piacerebbe ritrovare un contatto più profondo con la natura, e che sarebbe bello riscoprire i nostri sensi uno per uno, e imparare di nuovo a vedere, sentire, gustare, toccare, apprezzare i profumi delle cose: sensi che potrebbero tornare ad essere davvero una porta aperta sulla bellezza del creato.
All'arrivo della primavera tutto questo risuona con più forza, e anche i nostri desideri di bellezza si risvegliano; trovo molto bello pensare che la Pasqua, con il suo messaggio dirompente di vittoria definitiva sulla morte, si collochi per noi proprio in questo periodo dell'anno. Trovo bello pensare che anche mettersi a pulire a fondo la casa, dare nuovo ordine alle cose, mettere fiori freschi nei vasi o nuove piante sul terrazzo siano un modo di accompagnare la Resurrezione del Signore: un modo di attenderlo, di pensarlo, di celebrarlo, di ringraziarlo. Un piccolo modo concreto per far vincere la vita.