C'è qualcosa di nuovo oggi nell'aria? Certamente. E a te pare una bella cosa
Rievocazione delle dichiarazioni d'amore e di profondità di comprensione del mistero della Chiesa nel linguaggio e negli scritti di Paolo VI, che per essa ha vissuto e di essa e in essa è vissuto fino all'ultimo istante, in quel 6 agosto 1978, giorno della Trasfigurazione, quando, come ha raccontato poi monsignor Pasquale Macchi, la sveglietta accanto al suo letto suonò come a festa nell'istante del suo "passaggio". Chiesa "Santa e peccatrice"...
Qualcosa di nuovo? Certamente! Come ieri ricordo il rettore magnifico del Laterano, monsignor Antonio Piolanti, che durante la sua lezione davanti a centinaia di noi alunni osservava che dicendo queste parole Paolo VI, "sicut Lutherus: in hoc haereticus!" E allora vai a rileggere i tratti della descrizione della Chiesa negli scritti e nei discorsi di Paolo VI e sei persuaso che sì, «c'è qualcosa di nuovo oggi» (e di vivificante), non solo nel sole, ed è bello che sia così...