Briciole di varietà: non è vero che i giornali son tutti uguali
Le pagine di sport, in queste ore, sono assai più interessanti di quelle considerate da alcuni “il vero giornalismo”, di politica ed economia. Andriy Shevchenko, ct dell'Ucraina e vincitore, ai calci di rigore, di una Champions con il Milan, confida a Enrico Currò il suo segreto per calciare bene i penalty: «La cosa più difficile è non cambiare idea nei 50 metri dalla metà campo al dischetto». Cambia invece idea, ed è felice, la campionessa dei 3.000 siepi Isabel Mattuzzi, che rinuncia alle Olimpiadi per il dottorato in archeologia (Alessandro Fulloni, “Corriere”, 6/5): «Mi sentivo in colpa perché non stavo facendo quello che veramente sognavo, lo studio (...). Corsa e vittoria non sono mai stati il mio obiettivo». E così ha trovato la forza di cambiare.
Della serie “piccoli refusi senza importanza”, cartellino giallo (con comprensione) al “Corriere” di ieri, titolo di pagina 12: «Aut aut di Conte a Casaleggio. L'avvocato: “Ci consegni i dati degli scritti”». Per gli orali vedremo più avanti.