Bizzarrie sui vescovi e su Francesco (forse nella lingua dei Chamacoco)
Mentre scrivo ascolto il «Papa d'Arabia» che parla al mondo islamico: rifiuto dei pregiudizi, pace e giustizia, accoglienza e tolleranza, apertura e stima... Lui parla, e parla il grande Imam di al-Azhar, tutti si ascoltano e trovano anche impegnative parole comuni su quei temi. Divisioni? Ma, come mai il pregiudizio trova sempre spazio in certe pagine? Forse qualche quotidiano parla la lingua dei “Chamacoco”, e allora prima o poi anche sulle sue pagine e nella testa di certi colleghi arriverà un “futuro” nuovo, e dopo aver letto che questo Papa “divide” anche da quelle parti si comincerà a digerire la realtà della Chiesa di oggi, non contrapposta a quella di ieri, salvo per chi vuol continuare a parlare una strana lingua senza saperlo, ma sarà costretto a prendere atto che un futuro migliore per tutti è possibile: pace e giustizia si baceranno, i muri separatori saranno distrutti.