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Biagio. Protettore della gola, icona di un Dio vicino

Matteo Liut mercoledì 3 febbraio 2021
San Biagio è uno dei 14 santi ausiliatori, protettori da alcuni malanni particolari, la cui testimonianza ci ricorda la "pedagogia di Dio". Affidarsi a questi intercessori ci fa capire che dalle nostre sofferenze, sia fisiche che spirituale, non ne usciamo da soli. Essi sono quindi i santi della "compagnia di Dio", che ci aiutano a scorgere la sua presenza nella vita quotidiana. Al santo martire, vescovo di Sebaste tra il III e il IV secolo, è affidata la protezione dai mali della gola, perché la tradizione gli attribuisce la guarigione miracolosa di un ragazzo o di un giovane al quale si era conficcata una lisca di pesce proprio in gola. Secondo l'agiografia Biagio era un medico, divenuto poi vescovo; venne arrestato, torturato e ucciso nel 316 durante una persecuzione scoppiata nel contesto di alcuni contrasti tra gli imperatori Costantino e Licinio. Le reliquie di San Biagio sono custodite nella Basilica di Maratea (Potenza), dove arrivarono nel 723 all'interno di un'urna marmorea all'interno di un carico partito da Sebaste e diretto a Roma.
Altri santi. Sant'Oscar (Ansgario), vescovo (800-865), beata Maria Elena Stollenwerk, religiosa (1852-1900).
Letture. Romano. Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6.
Ambrosiano. Sir 33,7-15; Sal 110 (111); Mc 6,30-34.
Bizantino. Eb 9,11-14; Lc 2,25-40.