Vogliamo ancora costruire un mondo più “civile”, dove nessuno è lasciato indietro e assieme si fatica per dare corso a un futuro di speranza? Maestro su questa via è stato e continua a essere con la sua eredità san Benedetto da Norcia, patrono e testimone per l'Europa. Il padre del monachesimo occidentale, infatti, tra le altre cose esortava i suoi contemporanei perché nessuno «cerchi il proprio utile, ma piuttosto quello degli altri». Parola affidate alla Regola elaborata per i suoi monaci, il cui faro era la nota esortazione dell'«ora et labora», prega e lavora. Queste indicazioni sono alla base non solo del modo di vivere la fede ma anche della cultura occidentale. Saper conciliare contemplazione, cioè lasciarsi avvolgere dall'amore di Dio, e azione, cioè fare di tutto per rendere il mondo migliore e accogliente, è la cifra del nostro più autentico stile di vita. Benedetto era nato a Norcia nel 480, visse un tempo di solitudine al sacro Speco di Subiaco, scegliendo poi la forma cenobitica prima a Subiaco, poi a Montecassino. Fondò numerosi monasteri e morì probabilmente nel 547 a Montecassino.
Altri santi. San Pio I, papa e martire (155); sant'Olga di Kiev, granduchessa (X sec.).
Letture. Romano. Am 7,12-15; Sal 84; Ef 1,3-14; Mc 6,7-13.
Ambrosiano. Gs 10,6-15; Sal 19 (20); Rm 8,31b-39; Gv 16,33-17,3.
Bizantino. 2 Cor 6,16-7,1; Mt 9,27-35.