Il Rosario è da sempre la preghiera del cuore per i cristiani di tutto il mondo: la semplice e umile cantilena delle Ave Maria accompagna la meditazione sulla vita di Gesù e sul messaggio del Risorto. E questo movimento, tanto intimo quanto potente, è capace di cambiare i cuori, di donare coraggio, di sanare le tante ferite interiori e far cogliere i numerosi segni di speranza che ci circondano. È in questa prospettica che la liturgia oggi propone la festa della Beata Vergine del Rosario. Il messaggio è chiaro: assieme a Maria non bisogna mai stancarsi di cercare di Dio. La celebrazione nasce da un evento storico: domenica 7 ottobre 1571, nel contesto della guerra di Cipro nata per difendere la città di Famagosta allora sotto il controllo veneziano, si scontrarono a Lepanto le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane (riunite in una federazione sotto le insegne pontificie) della Lega Santa. Con la vittoria dell'esercito cristiano venne di fatto fermata l'avanzata ottomana e questo fatto venne attribuito dal Papa, Pio V, all'invocazione rivolta dall'intero popolo di Dio proprio alla Madonna nel Rosario.
Altri santi. Santa Giustina di Padova, martire (II-III sec.); san Marco, Papa nel 336.
Letture. Romano. Ml 3,13-20; Sal 1; Lc 11,5-13.
Ambrosiano. Fm 1,8-25; Sal 111 (112); Lc 20,41-44.
Bizantino. Fil 3,1-8; Lc 7,17-30.