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Barbero e Matteotti su La7 per i giovani

Andrea Fagioli venerdì 14 giugno 2024
«In questi giorni ne stiamo parlando molto perché c’è l’anniversario. E domani?». «E domani?» è l’interrogativo che Alessandro Barbero pone al pubblico che lo ha seguito in teatro e ai telespettatori a casa dopo la sua lectio magistralis su Giacomo Matteotti a cent’anni dal rapimento e dall’assassinio avvenuto a Roma il 10 giugno 1924. All’allora segretario del Partito Socialista Unitario, ucciso dalle squadre fasciste per le sue denunce contro le illegalità della nascente dittatura di Benito Mussolini, lo storico torinese ha dedicato uno speciale del suo programma In viaggio con Barbero, scritto con Davide Savelli e la regia di Graziano Conversano, in onda mercoledì in prima serata su La 7. Diviso sostanzialmente in due parti, lo speciale prende il via con la scusa della passione di Barbero per l’osservazione degli uccelli (birdwatching) e la conseguente navigazione sul Po per arrivare a Fratta Polesine (dove Matteotti era nato il 22 maggio 1885) e poi trasferirsi nel capoluogo, a Rovigo, da dove inizia la seconda parte: la lezione registrata a maggio in un gremitissimo Teatro Sociale. Preceduto da un breve dietro le quinte, ma senza un minimo di messa in scena, Barbero si presenta sul palco soltanto con un leggio e la sua indiscutibile capacità oratoria. Per un’ora e un quarto, senza riprendere fiato, ricostruisce la vicenda dell’uccisione di Matteotti e delle successive indagini, soffermandosi sui personaggi che in modo inquietante orbitarono intorno al delitto. Una lucida e tagliente descrizione dei «panni sporchi del fascismo» da parte di uno storico sul quale La 7, senza nulla togliere al valore dello studioso, punta sempre più come personaggio televisivo. Non a caso la curiosità del birdwatching e soprattutto le immagini dei giovani che lo acclamano prima e dopo la lezione: «Ci ha cambiato la vita, ci ha fatto amare la cosa più bella: la storia». © riproduzione riservata