Barbara Lanati, letteratura e luoghi anglo-americani in una prosa di qualità
Ma cercare di elencare tutte le cose che i saggi di questo libro trascinano nella loro corrente sarebbe impossibile, perché i temi e i nessi non sono meno importanti delle opere e degli autori di cui si parla. Ciò che trovo ammirevole in questo libro di Barbara Lanati è la naturalezza, la prensile fluidità con cui viene messa in gioco una vasta competenza. Non si tratta di pura preparazione accademica, ma di una vera passione che resta sempre giovane e diventa, prima che racconto, partecipazione visionaria ai luoghi, ai tempi, alle circostanze in cui si muovono i protagonisti della vita letteraria americana e inglese. La qualità di una tale prosa risulta dalla fusione di discorso critico e discorso narrativo, interpretazione e affabulazione. La cosa nasce spontaneamente, senza un preciso proposito, quando uno studioso si accorge che quello che ha letto e pensato ha preso forma nella sua mente prima di essere lavorato in vista di una produzione scritta. Desiderio e lontananza, dice il titolo. Non sono questi i poli di quel magnetismo critico che crea lo scrittore-lettore?