Il titolo Avanzi il prossimo è sicuramente azzeccato, rende bene l’intento del programma: aiutare i telespettatori a capire che lo spreco alimentare è un danno per tutti, per se stessi e per gli altri. Apprendere che ogni giorno in Italia si mandano al macero 13 mila quintali di pane, che in un anno potrebbero sfamare 25 mila persone, fa venire i brividi, ma non solo: per produrre quella quantità abbiamo consumato energia elettrica, acqua e prodotto inquinamento. Bene pertanto ha fatto Tv2000 a smarcarsi dai tanti programmi di cucina che imperversano sulle nostre emittenti e a portare il mercoledì in prima serata questo format originale nei contenuti senza rinunciare al linguaggio dei cosiddetti cooking show. Per questo ha affidato la conduzione a due noti personaggi televisivi esperti del settore come Tinto e Fede, alias Nicola Prudente e Federico Quaranta. Accanto a loro, in un grande studio con una scenografia imponente, nel ruolo dell’immancabile giuria, lo chef Cesare Marretti, la «casalinga cuciniera» (definizione sua) Anna Moroni e un terzo giudice che cambia in base al tema di ognuna delle otto puntate previste. All’esordio, visto che si parlava come accennato dell’alimento per eccellenza, è intervenuto Franco Di Pietro, che con il pane avanzato ci fa la birra. I giudici sovrintendono a una gara tra studenti di istituti alberghieri a colpi di quiz food e soprattutto di ricette con ingredienti di recupero (della serie in cucina non si butta via nulla). La registrazione e il conseguente montaggio permettono di ottimizzare i tempi, compresi i 40 minuti necessari per la sfida ai fornelli, e dare anche spazio a contributi filmati esterni come quello molto efficace di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, sulla connessione tra spreco alimentare e cambiamenti climatici.
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