Anche ai residenti all'estero spetta il diritto alla pensione minima di 1 milione di lire. L'aumento della pensione avverrà tuttavia in misura ridotta, con un massimo di 123,77 euro, pari alla differenza fra l'importo del trattamento minimo italiano e i 516,46 euro che valgono un milione di lire. Potranno ricevere l'aumento tutti i titolari di pensione Inps liquidata in regime internazionale (col cumulo di contributi italiani e di contributi esteri ed escluse le pensioni di inabilità) ed i pensionati Inps residenti in uno dei Paesi dell'Unione europea.
La soluzione parziale, adottata dall'Inps in accordo col Ministero del lavoro, consente di superare diversi ostacoli, imposti dalle norme internazionali, che impediscono di pagare all'estero l'intero milione già riconosciuto ai pensionati in Italia in particolari condizioni di età e di contribuzione. Le regole internazionali non consentono, ad esempio, di «esportare» il trattamento minimo italiano nei Paesi aderenti all'Unione; impongono, inoltre, di tenere conto, ai fini della integrazione della pensione, dei contributi derivanti da lavoro all'estero.
L'aumento sarà pagato dall'Inps utilizzando alcune scorciatoie procedurali, allo scopo di abbreviare al massimo i tempi tecnici necessari, e di andare incontro alle attese dei circa 200 mila pensionati interessati. È stato pertanto deciso un pagamento aggiuntivo di importo pari all'aumento della maggiorazione maturata sino al 31 dicembre 2002. L'operazione è definita in accordo con le banche incaricate dei pagamenti di pensione all'estero (Banca Intesa, Banca nazionale del lavoro e Banca di Cividale del Friuli). Ai possibili beneficiari viene inviata una lettera che descrive la variazione della pensione e che è accompagnata da un modello di dichiarazione di responsabilità che dovrà essere compilato e restituito. Le banche corrispondenti nelle località estere eseguiranno i pagamenti a partire da oggi fino al 31 gennaio 2003.
In ogni caso, precisa l'Inps, tutti coloro che ritengono di avere diritto all'aumento della pensione possono farne richiesta alle sedi dell'Istituto, direttamente oppure tramite gli enti di patronato o i consolati italiani. Al termine delle fasi di pagamento, l'Istituto procederà ad una verifica della dichiarazione di responsabilità del pensionato sulla base dei redditi effettivamente percepiti, avviando una specifica campagna RED per i residenti all'estero.
La soluzione, in forma ridotta, della vicenda del milione alle pensioni estere, rischia però di trascinarsi nelle sedi giudiziarie sull'onda di diffuse proteste avanzate in ambiti politici e sindacali. Il Governo, intanto, ha accolto nei giorni scorsi un ordine del giorno della Camera con il quale s'impegna ad adeguare i minimi pensionistici per gli italiani all'estero. Tocca ora al Senato, nel corso della discussione della legge finanziaria, dare applicazione all'ordine del giorno.